Ascolta il post
Iscriviti al podcast
-
- Una coppia ineguale: Momo (Ibrahim Gay) e Madame Rosa (Sophia Loren). (Netflix / Regine De Lazzaris aka Greta)
Un ragazzo senegalese incontra un’ex prostituta e sopravvissuta all’Olocausto. Il regista Eduardo Ponti combina i suoi temi in un modo antiquato e ingenuo. Tuttavia, il suo film “Hai una vita davanti a te” è accettabile.
di cosa sta parlando?
Momo (Ibrahim Gay) è un dodicenne senegalese e un medico che vive a casa sua con l’ex prostituta Madame Rosa (Sophia Loren). Ci sono altri bambini che vivono con la donna assertiva, la maggior parte di loro sono altre puttane. O le madri sono scomparse o sono al lavoro. Quindi è una società non convenzionale. All’inizio, il ragazzo, che si guadagna da vivere con il traffico di droga, deve affrontare difficoltà nel nuovo ambiente. Un giorno si scopre che la signora Rosa ha creato una specie di bunker nel seminterrato. È una sopravvissuta all’Olocausto e vive di nuovo nella paura di essere deportata.
Cos’è speciale?
Anche Momo, come Lady Rosa, è scioccato. Ha perso sua madre in circostanze tragiche. Anche se non riesce a immaginare esattamente cosa abbia passato Madame Rosa, sente la paura e l’incertezza dietro la sua facciata sicura di sé e risoluta. Puoi vedere il personaggio di Sophia Loren nella vita che ha vissuto. Da un lato è la donna che sa affermarsi. Poi all’improvviso il passato la raggiunse di nuovo e lui cadde in una specie di paralisi. Il rapporto tra i due sarà invertito e il ragazzo si assumerà la responsabilità della signora Rosa.
Conclusione
Prostituzione, status di rifugiato, traffico di droga: il film e la sua rappresentazione della realtà possono essere accusati di una certa ingenuità. Forse Edoardo Ponti vuole semplicemente raccontare un’amicizia in cui l’origine culturale e l’età non giocano più un ruolo. Anche se la frase “vita avanti” è generosa e un po ‘vecchia, i personaggi e il loro destino rimangono credibili.
“Hai una vita davanti a te”
Reiji: Eduardo Ponte
Morti: Sophia Loren, Ibrahima Gay, Babak Karimi, April Zamora
Italia 2020, 94 min
Su Netflix dal 13 novembre
“Organizzatore. Avido sostenitore del web. Analista. Fanatico di Internet per tutta la vita. Giocatore dilettante. Creatore hardcore.”