Il governo italiano ha notevolmente abbassato le sue previsioni di crescita per quest’anno e per il prossimo anno. Di conseguenza, il PIL dovrebbe aumentare solo dello 0,2% per il 2019. A dicembre, la coalizione xenofoba della Liga e il movimento populista delle Cinque Stelle hanno promesso l’1,0%.
Il deficit di bilancio è del 2,4 per cento
Inoltre, il governo prevede un deficit di bilancio del 2,4 per cento per l’anno in corso. Infatti, dopo una lunga disputa con la Commissione dell’Unione Europea, si è impegnata a mantenere un deficit del 2,04 per cento. Ma ci si aspetta che le regole dell’Ue non vengano violate, anche alla luce della “flessibilità” concordata con Bruxelles, come si è detto a Roma.
Il governo italiano ha abbassato le sue previsioni di crescita per il 2020 allo 0,8% dall’1,1% precedente. Per quanto riguarda il disavanzo, punta al 2,1 per cento, dopo che recentemente aveva ipotizzato l’1,8 per cento.
Stagnazione casalinga?
L’indebolimento delle prospettive per l’economia italiana è in parte dovuto al rallentamento dell’economia mondiale. Ma secondo gli economisti, anche la politica economica del governo ha un impatto negativo. Il governo populista ha deciso di introdurre nuove costose riforme pensionistiche e nuovi benefici sociali, finanziati da un deficit di bilancio più elevato.
Le riforme devono ancora essere stabilite. Ma i premi per il rischio sul debito italiano sono già aumentati. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) hanno avvertito che mandare le persone al pensionamento anticipato o dare denaro ai poveri e ai disoccupati attraverso quello che è noto come reddito di cittadinanza non aumenta effettivamente la produttività del paese.
A dicembre Conte ha promesso al presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker che l’Italia avrebbe messo sotto controllo il suo problema del debito
L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha consigliato all’Italia di annullare le riforme del pensionamento anticipato, di ridurre la spesa per il reddito di cittadinanza e di dare prova di maggiore disciplina di bilancio il prima possibile. L’Italia ha un rapporto debito / PIL superiore al 130 per cento, quindi più del doppio del limite già consentito nell’area dell’euro. Il paese si è impegnato a medio termine con l’Unione Europea per ridurre il debito.
“Grazie, sappiamo cosa stiamo facendo”
Il governo di Roma afferma che le sue misure rispondono ad anni di stagnazione economica e crescente povertà. Il presidente e vicepremier del Five Stars Group, Luigi Di Maio, ha dichiarato recentemente: “Nessun intervento, grazie. Sappiamo cosa stiamo facendo”.
Economisti come l’ex dipendente del FMI e gestore di fondi Fabio Scacciavillani non danno per scontato che l’Italia stimolerà la sua economia in questo modo. “Questo governo non ha assolutamente idea di come potrebbe iniziare l’economia”, ha detto Skakiavilani alla RAI.
L’Italia, la terza economia della zona euro dopo Germania e Francia, è scivolata in recessione nella seconda metà del 2018.
se / rb (rtr, dpa, afp)
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