Martedì 19 gennaio 2022
“La Brexit ti rende più povero nel lungo periodo”
Gli esperti prevedono un crollo delle esportazioni
L’anno scorso il Regno Unito e l’Unione europea hanno concluso un accordo commerciale all’ultimo minuto. L’analisi mostra che le prospettive economiche del regno sarebbero deprimenti senza di essa. Ma anche le prospettive non sono rosee con il decennio.
Dopo la Brexit, gli esperti si aspettano molto meno esportazioni dalla Gran Bretagna verso l’Unione Europea nel medio termine. Thomas Sampson della London School of Economics ha scritto nel rapporto Post-Brexit: “L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea porterà a nuove barriere commerciali tra Gran Bretagna e Unione Europea, che porteranno a volumi di scambio inferiori e di conseguenza a perdite di reddito dovute a prezzi più alti. Bassa efficienza di produzione. ” È pubblicato da un gruppo di esperti dal titolo “Il Regno Unito in un’Europa che cambia”.
“L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea rischia di rendere il Regno Unito più povero nel lungo periodo di quanto non sarebbe se rimanesse membro dell’Unione europea”, ha detto Sampson. A dieci anni dalla Brexit, ci si aspetta di più, nonostante l’accordo commerciale firmato con l’Unione Europea. Dare meno un terzo delle esportazioni britanniche verso i paesi dell’UE. Dopotutto, le esportazioni previste in questo momento dovrebbero essere più del 10% in più rispetto al volume calcolato per la Brexit senza un accordo commerciale con l’UE: la cosiddetta Brexit senza accordo.
Nel complesso, dieci anni dopo la Brexit, gli esperti prevedono che il commercio tra la Gran Bretagna e l’Unione Europea diminuirà di circa il 13% rispetto a prima, ma del 4% in più rispetto allo scenario senza accordo. Tuttavia, gli autori dello studio avvertono che tali previsioni dovrebbero essere viste con cautela, poiché molto rimane poco chiaro. Il tempo dovrebbe, ad esempio, mostrare quali settori saranno duramente colpiti dalla Brexit, come la Brexit influenzerà la produttività del Paese e come l’economia si riprenderà e si ricostruirà dopo la pandemia di coronavirus.
Nel 2019, poco prima della Brexit, il 43% delle esportazioni britanniche è andato nell’Unione Europea, mentre il 51% delle importazioni in Gran Bretagna proveniva dall’Unione Europea. L’accordo commerciale dell’ultimo minuto tra Londra e Bruxelles consente a entrambe le parti di avere un accesso esente da dazi ai rispettivi mercati, ma porta comunque con sé ostacoli commerciali, come complessi controlli alle frontiere e altre formalità.
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