La notizia arriva da un accordo tra azienda e sindacati. Il “diritto di fermata” dal Ministero dell’Interno è valido tutti i giorni dalle 8:00 alle 13:00. Ogni dipendente può mettersi d’accordo con l’azienda quando smette di lavorare per dedicarsi alla formazione a distanza per i propri figli. In casi particolari i dipendenti possono richiedere all’azienda di poter supervisionare la formazione a distanza dei propri figli nel pomeriggio, in fase di sperimentazione non è necessario compensare le lezioni assegnate alla gestione familiare. “Il nostro obiettivo è supportare i lavoratori e le loro famiglie sperimentando nuove forme di assistenza sociale in azienda in questo momento speciale”, ha dichiarato Roberto Tomasi, CEO di ASPI. Ha ringraziato i sindacati per “aver collaborato con noi per sviluppare questa iniziativa unica a livello nazionale”.
“Abbiamo ottenuto il diritto di chiusura per i nostri dipendenti, in perfetto allineamento con una gestione aziendale flessibile, sostenibilità e inclusione”, afferma Gian Luca Oreeves, Direttore del capitale umano di ASPI. Tomasi ha detto che l’iniziativa fa parte del nuovo piano industriale, che “si concentra fortemente sullo sviluppo umano”.
Anche ASPI, gestore della rete autostradale di 3.500 chilometri, è impegnata nella lotta all’epidemia. L’azienda autostradale ha introdotto 10 siti in diverse regioni italiane dove sia i dipendenti che altre persone potevano essere vaccinati.
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