Scritto da Kathryn Horster
Anche Crucchi Gang si presenta molto elegantemente online.
Foto: universale
Hai sentito la canzone del Trio “Da Da Da” in italiano? Crucchi Gang, un progetto di Sven Regner, fonde pop tedesco e amore italiano per la vita – e sembra fantastico!
Scritto da Kathryn Horster
1 ottobre 2020-15: 57
Stoccarda – Una volta attraversato il tunnel del San Gottardo e sei in Italia. Solo quest’anno viaggi come questo sono spesso rimasti un sogno lontano. Per tutti coloro a cui manca il profumo di lozione, caffè espresso e pasta fresca che fa loro male, ora c’è un’emergenza acustica cura pastorale Crucchi Gang è il nome di un’associazione di famosi musicisti pop tedeschi che hanno appena pubblicato un mucchio di canzoni preferite da la propria raccolta – tradotta dall’uno all’altra in italiano e con arrangiamenti aggiornati. Secondo l’elegante sito web del gruppo di interesse musicale, l’idea del progetto è nata dopo il concerto di Bob Dylan, quando Francesco Wilking di Die Allerhöchste Eisenbahn e Sven Regener di Element of Crime stavano bevendo una birra insieme. Il risultato però non è né un fragoroso tributo al folk tedesco e alla canzone del bere in una lingua esotica, né una nostalgica dichiarazione d’amore per la pizzeria italiana e la gelateria pop degli anni ’80, che in Germania ad esempio il duo Al Bano e Romina Bauer, la band Ricchi e Poveri, e nei Roughest Edge, Gianna Nanini.
Amore! Amore! Amore!
La Crucchi Gang con musicisti come il cantautore svizzero Faber (“Vivaldi”), il gruppo pop indipendente di Berlino Von Wijin Lisbeth (“If You Dance”) o il duo Zurich Steiner e Madelena (“If You were a Boy”) crea un suono Sensuale con influenze dalla chanson occidentale, jazz, spaghetti, easy listening, reggae, ska e colonne sonore disco-fun
Tutti i pezzi dell’album sono ben noti, ma la traduzione italiana gli conferisce una dimensione teatrale, come gli squisiti frammenti di Faber di “Vieni qui” (in tedesco “Vieni qui”). Anche nella versione originale è una poesia. Inni italiani al terribile, volgare svizzero come il cantante del film di Fellini, raggiante di tre bottiglie di Chianti, che implora il suo amante, con un sigaro tra le labbra, di accontentarla.
Molto casual e ammiccante
La sorella minore di Faber, Madeleine Polina, arricchisce la sua espressione vocale con alcune sottili sfumature di sottile eleganza nella versione italiana del pezzo di Steiner & Madlaina “Das süße Leben”. Tuttavia, per Faber e Madelena, il trasferimento è molto facile come figli di un padre italiano. La lingua straniera è meno lusinghiera per lo scrittore e cantante della Germania settentrionale Sven Regner. In “Carta Bianca”, la traccia principale di “Weißes Papier” 1993, l’imbarazzo udibile è ipnotizzante. Mentre Regener collega brevi versi nella versione tedesca, deve cantare rapidamente l’italiano, ricco di sillabe, a un’ampia melodia tollerata dal cinguettio del mandolino in sottofondo, dalla chitarra in decomposizione e dalle lunghe corde, creando una leggera tensione.
Von Wegen Lisbeth si presenta casualmente e all’indietro con l’occhiolino di “Al mio locale” (“il mio paese locale”), mentre mixer sintetici e basso funky simulano una serata in una rocciosa sala da ballo italiana nei primi anni ’80. Per inciso, Crucchi è un termine dispregiativo per i tedeschi, teste di cavolo. Qui è sinonimo del desiderio degli artisti tedeschi di capire come si sentono i nostri vicini e come appare. La banda di Crucchi lo ha fatto brillantemente.
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